I buoni propositi di una traduttrice

i buoni propositi di una traduttrice

So this is Christmas and what have you done? Another year over… Così recita una famosa canzone. E dato che quest’anno sta volgendo al termine, perché non fare una lista dei miei buoni propositi come traduttrice editoriale?

Questo 2021 è stato un anno molto impegnativo: mi ha regalato delle emozioni bellissime, picccoli e grandi cambiamenti nella mia vita, ma anche delle esperienze negative. Nessuno è perfetto.

Curiosi di sapere quali sono i miei buoni propositi come traduttrice editoriale? Eccoli qui.

1. Durante il primo lockdown mi sono avvicinata al personal branding e questo avvicinamento mi ha portato a ideare e farmi realizzare il mio sito web, ad aprire una pagina Facebook correlata e a cercare di capire come usare LinkedIn al meglio seguendo dei corsi. Di recente, in qualità di responsabile della formazione per AITI Toscana, ho organizzato e seguito due corsi dedicati al dietro le quinte di un sito e, in particolare, ho deciso di voler approfondire l’argomento SEO, regalandomi una formazione adeguata… o almeno, un’infarinatura più approfondita!

2. Di conseguenza, spero di poter curare molto di più questo blog.

3. Adoro leggere e molto spesso mi capita di dover leggere per lavoro, oltre che per svago. Sono un topo da biblioteca, anche se preferisco leggere in riva al mare. Purtroppo, ultimamente (da un bel po’ di tempo ormai) non leggo più tanto quanto vorrei. La stanchezza a fine giornata, poco tempo, palpebra calante e chi più ne ha più ne metta! Morale della favola: una pila di libri che cresce sempre più, insieme al mio senso di colpa. Quindi, mi impegnerò a leggere di più!

4. Non solo adoro leggere, ma sono anche una grande appassionata di musica e mi ritengo molto fortunata ad averla fatta diventare un settore di lavoro. Ho sempre voluto suonare: da piccola volevo suonare il pianoforte e così feci. Dopo qualche anno ho scoperto il mio vero amore, la chitarra classica, e la suono da allora. Ma come per la famosa pila di libri, la chitarra mi osserva, implorandomi di suonarla. Ma nel 2022 voglio dedicarle un po’ del mio tempo, imbracciandola di nuovo e pizzicando le sue corde.

5. Come recita un famoso proverbio, sbagliando si impara. Quest’anno ho fatto un grande errore di valutazione; la proposta di una tariffa troppo bassa può essere sinonimo di poca professionalità e di poco rispetto per il traduttore. Nonostante avessi creduto nel progetto e ci avessi messo anima e corpo, l’ho provato sulla mia pelle. Un altro buon proposito per il 2022: imparare dai propri errori. Anche quando si tratta di dare troppo peso a critiche e confronti non costruttivi.

6. E come dicono gli inglesi, last but not least, mettere sempre anima e corpo nel mio lavoro e in tutto ciò che faccio, e non perdere mai la determinazione, la passione, la professionalità e la serietà che mi caratterizzano. Ogni cliente è speciale per me, sia che sia una grande casa editrice che un privato, e da parte mia avrà sempre tutta l’attenzione e la disponibilità che merita.