Gli strumenti del traduttore parte 2: risorse digitali

I dizionari sono senza dubbio lo strumento principale per un traduttore, come ho approfondito in un precedente articolo. Ma ci sono anche tanti altri strumenti che possono aiutare il traduttore nel suo lavoro: le risorse digitali.

Ma quali usare?

Come per i dizionari, molto spesso tutto dipende dal tipo di testo da affrontare e dal suo contesto, oltre che dalla combinazione linguistica.

Lavorando su testi editoriali di varia natura (dai libri per bambini alla narrativa fino alla saggistica), utilizzo risorse digitali diverse.

Ma qui mi limiterò a parlare di quelle che, in dieci anni di lavoro, sono diventate indispensabili per i miei settori di specializzazione.

Le enciclopedie online

Uno degli aspetti che amo di più del mio lavoro è la varietà di testi da affrontare, che mi porta a un apprendimento costante.

Quando traduco o revisiono un testo, molto spesso devo fare delle ricerche, sia per un termine o un concetto sconosciuto, sia per assicurarmi di aver reso perfettamente il messaggio che l’autore vuole trasmettere.

A tal proposito, uso molto le enciclopedie online; le trovo delle risorse digitali essenziali per poter consegnare un lavoro preciso, accurato e di ottima qualità.

Tra quelle che uso maggiormente e che ritengo più affidabili annovero l’italiana Treccani e l’Encyclopedia Britannica in lingua inglese.

App di lettura ad alta voce

Durante la laurea specialistica, una delle mie professoresse di traduzione letteraria parlò dell’importanza di rileggere più volte la propria traduzione per limarla per bene, ma anche di “sentire come suona”.

Da allora, utilizzo Text to Speech, una app gratuita di lettura ad alta voce scaricabile da App Store (esistono risorse simili anche per altri sistemi operativi).

Non posso davvero più farne a meno: non solo riesco a sentire come suona la mia resa di un testo o di una singola frase, ma mi aiuta anche a scovare piccoli errori e refusi che possono sfuggirmi durante la mia prima fase di revisione.

Siti web per le onomatopee e le rime

La traduzione (e la revisione) di libri per bambini può essere considerato il mio principale settore di specializzazione e di lavoro.

E molto spesso mi trovo ad affrontare sfide quali la resa delle onomatopee e delle rime. In entrambi i casi, uso strategie ben precise. Non sempre le onomatopee corrispondono tra due lingue, come per esempio i versi degli animali, e non sempre è immediato “ricreare” un determinato suono. Mentre quando si tratta di rendere delle rime, devo attingere a tutta la mia fantasia e adattare il testo.

Ma nel corso di dieci anni di attività, ho scoperto delle risorse digitali che possono aiutarmi. Esistono diversi siti, facilmente individuabili con una ricerca, che riportano le varie onomatopee. Invece, quando non riesco a trovare la rima giusta, consulto il sito web Cerca Rime, un “rimario” davvero ben fatto.

Un motore di ricerca green

Infine, come non citare una delle risorse digitali più importanti per qualsiasi traduttore: il motore di ricerca.

Ma come facevano i traduttori prima dell’avvento di Internet?

Nell’attesa di rispondere a questa domanda, voglio concludere questo articolo segnalando un motore di ricerca che uso molto: Ecosia. Mentre faccio le mie tantissime ricerche durante la traduzione o la revisione di un testo, contribuisco a piantare alberi.