Una postazione di lavoro comoda

postazione di lavoro comoda

Quanto è importante avere una postazione di lavoro comoda?

A mio avviso, tantissimo. Soprattutto se, come me e molti altri professionisti (tra cui i traduttori), si lavora da casa.

I traduttori la sanno lunga…

Ormai sempre più persone lavorano da remoto. Ma noi traduttori siamo esperti del lavorare da casa. Quale traduttore non ha convertito una stanza in uno studio o non si è ritagliato un angolo nel salotto dove poter creare la propria postazione di lavoro?

E anch’io non faccio certo eccezione. La mia postazione di lavoro è stata curata nei minimi dettagli, ma è stato un work in progress che ha richiesto diverso tempo.

Cosa mi ha ispirato?

Dopo aver fatto il primo passo e deciso di creare una postazione di lavoro ad hoc, ho cominciato a cercare ispirazione.

Ma da dove cominciare?

Da Internet, naturalmente. Soprattutto da Pinterest. (Cosa state aspettando? Seguitemi anche lì!)

Il noto motore di ricerca visivo è stato un ottimo punto di partenza per trovare ispirazione. Vivendo in un piccolo appartamento, non ho molto spazio a disposizione ed è fondamentale sfruttare al meglio ogni centimetro.

E così, ho iniziato a spulciare tra le tantissime idee che potevano fare al caso mio, traendo ispirazione metro alla mano.

La prima decisione: la scrivania.

Tradurre richiede molta concentrazione e diverse ore a sedere, che intervallo a momenti di pausa in cui ricarico le batterie per poter affrontare al meglio i vari progetti a cui lavoro.

Di conseguenza, una postazione di lavoro comoda è fondamentale.

Ma da dove sono partita dopo aver raccolto le idee? Dalla scrivania.

Avendo uno spazio molto ristretto, ho dovuto trovare una scrivania che potesse essere delle dimensioni giuste e che avesse anche tutto quello che stavo cercando: una sezione dove poter appuntare (letteralmente) idee, progetti e promemoria, oltre a un piano di lavoro adeguato.

Con mia grande gioia, la scrivania perfetta per le mie esigenze esiste davvero: in legno abbinata alla libreria (anche l’occhio vuole la sua parte) e completa di una lavagna magnetica; un grande aiuto per la mia mente in continuo movimento!

Una sedia adeguata.

La scelta della scrivania è stata accompagnata da quella della sedia. Da ufficio ergonomica? Stile trono o poltrona? Oppure una sedia minimalista, un po’ rigida, che mi obbligasse a stare dritta con la schiena?

L’unica soluzione è stata poterle provare e scegliere così quella più adatta alle mie esigenze, stando sempre attenta alle dimensioni a causa dello spazio limitato.

(Se ve lo state chiedendo, ho optato per una sedia molto semplice in legno, perfetta per la mia schiena.)

La vera svolta: la conversione.

Okay, avevo acquistato una nuova scrivania e una sedia adeguata, ma ero ancora ben lontana dall’avere una postazione di lavoro davvero comoda.

Cosa mancava per poter affrontare al meglio le diverse tipologie di testo e le loro svariate sfide?

Di recente ho deciso di convertire il mio portatile in un fisso… e credo sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso.

Adoro il mio portatile, è il mio strumento di lavoro da molti anni, ma è solo un 13 pollici e non andava più molto bene per lavorare su libri e testi, soprattutto su quelli dedicati ai bambini ricchi di bellissime immagini.

La mia postazione di lavoro è piccola, ma molto accogliente, quindi ho optato per acquistare un monitor da 24 pollici, una tastiera e un mouse wireless.

E come ciliegina sulla torta, l’ultimo e più recente acquisto è stato un poggiapiedi che ho posizionato sotto la scrivania.

Sedersi ogni giorno a una postazione di lavoro comoda ha davvero migliorato la mia vita professionale. Adesso lavorare da casa è più piacevole che mai!