Il mio pollice poco (o per nulla) verde

pollice verde

Lavoro come traduttrice da diversi anni; ho affrontato testi molto diversi tra loro e sono sempre pronta a nuove sfide. E ultimamente mi sono cimentata in quella del pollice verde.

Come traduttrice, uno dei momenti del mio lavoro che preferisco è quando inizio a lavorare su un nuovo libro: il piacere di scoprire la trama, la delineazione dei personaggi a poco a poco e altre piccole cose. In poche parole, è bellissimo vedere la propria traduzione crescere.

Mi piacerebbe poter dire lo stesso delle mie piante. Purtroppo, non sono stata dotata del famoso pollice verde. Adoro le piante e i fiori, e vorrei metterli ovunque nel mio home office per decorarlo e dargli un tocco green. Ma nonostante le cure e le attenzioni che rivolgo loro, non hanno vita lunga. 

Ritengo che sia fondamentale che il proprio home office sia comodo, funzionale e, perché no, che rispecchi anche la personalità e il gusto di chi ci lavora.

Di recente ho deciso di riorganizzare il mio home office. Purtroppo non è uno studio come vorrei; si tratta di un piccolo angolo di una minuscola sala dove ho la fortuna di lavorare quotidianamente sui testi. Oltre a comprare dei nuovi mobili adatti (una scrivania e una sedia), mi sono dedicata anche a decorarlo un po’. 

Ho optato per alcune piante. Mi piacciono molto le orchidee e gli hibiscus, ma dopo alcuni tentativi falliti, nonostante seguissi alla lettera le istruzioni che i vari fiorai hanno avuto la gentilezza di darmi, non c’è stato niente da fare. 

Quindi, devo rassegnarmi a un home office spoglio e senza un accenno di verde? Per fortuna, ho scoperto le piante grasse! Le trovo perfette per rallegrare la mia postazione di lavoro. Trovo che un po’ di verde dia una marcia in più al mio lavoro!

E quanto è green il vostro (home) office?